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Gubbio, la Città di Pietra

Gubbio

Cenni Storici

La città di Gubbio (denominata in principio Ikuvium e successivamente Iguvium) nacque all’ombra del Monte Ingino ad opera di popolazioni umbre in epoca pre-romana. Fu importantissimo centro religioso, come attestano le Tavole Eugubine, sette lastre di bronzo che costituiscono il più antico documento scritto della civiltà italica. Prima città umbra a federarsi con Roma, in epoca repubblicana ne fu fedele alleata. Nel periodo imperiale fu organicamente inserita nello stato romano e all’inizio di questo periodo (fine I secolo a. C.) risale il Teatro romano, di cui rimangono parte dei due ordini di arcate, la cavea e la scena.

Durante le invasioni barbariche la città subì gravissime devastazioni. Nell’alto medio evo fu inizialmente sotto il dominio bizantino (era parte della Pentapoli di terra), successivamente venne occupata dai Longobardi e inserita nel ducato di Spoleto.

Divenuta libero comune, partecipò alle molte lotte dell’età comunale dalla parte dei ghibellini e a questa fase risale il potenziamento delle mura che ancora oggi racchiudono la città, ristrutturate più volte nel corso degli anni fino al XV secolo.

Inserita nel ducato di Urbino nel 1384, sotto i Montefeltro Gubbio conobbe un nuovo splendore, a questo periodo infatti appartiene il Palazzo Ducale voluto dal Duca Federico. Nel 1624 la città di Gubbio assieme a tutto il ducato di Urbino tornò a far parte dello Stato della Chiesa fino al 1860, quando venne liberata dalle truppe piemontesi del generale Fanti.

Bellezze architettoniche

All’interno del centro storico sono incastonati splendidi gioielli architettonici appartenenti al periodo comunale o immediatamente successivo, quando Gubbio era passata allo Stato della Chiesa. Fra questi il duecentesco Palazzo del Capitano del Popolo in stile romanico, il poderoso Palazzo dei Consoli, con la sua magnifica scalea, iniziato nel 1332 in stile romanico con influenze gotiche, il Palazzo Pretorio iniziato nel 1349. Importanti anche le costruzioni religiose appartenenti a questo stesso periodo: oltre alla Cattedrale, in stile gotico, meritano una menzione particolare la chiesa di Sant’Agostino, la chiesa di San Francesco (edificata in onore del santo alla cui vita la città è legata da numerosi episodi tra cui naturalmente quello del lupo di Gubbio) e la chiesa di San Giovanni, tutti edifici risalenti al XIII secolo.

 

 

 

Sant’ Ubaldo

Oltre all’impressione di vivere l’atmosfera di una città medievale praticamente intatta e la magnificenza delle opere d’arte architettoniche e iconografiche, conservate nella Pinacoteca ospitata nel Palazzo dei Consoli e nelle molte chiese, Gubbio offre al turista anche la profonda devozione per il patrono Sant’Ubaldo, il cui corpo incorrotto si trova all’interno della Basilica costruita sulla vetta del monte Ingino, meta di molti pellegrinaggi: fu edificata intorno ad una preesistente piccola chiesa dedicata a sant’Ubaldo. I lavori iniziarono nel 1513, con il sostegno delle duchesse di Urbino, Elisabetta ed Eleonora Gonzaga, e del papa Giulio II. La chiesa fu affidata ai Canonici Regolari Lateranensi, ordine a cui era appartenuto il santo. Dal 1786 la Basilica fu retta da padri Passionisti, fino alle soppressioni napoleoniche, e in seguito dai Frati Minori Riformati, che ancora oggi custodiscono il santuario. Cinque porte introducono alla chiesa: le tre centrali presentano i portali in pietra serena scolpita e i battenti originali in legno intagliato. L’interno è suddiviso in cinque navate, dominate dall’altare maggiore realizzato nel 1884, in stile neo gotico con decorazioni a finto mosaico. Nella parte superiore dell’altare sono collocate otto piccole statue raffiguranti santi legati alla città, e al di sopra è posta l’urna in cui è custodito il corpo intatto di sant’Ubaldo. Nella chiesa sono esposte anche le urne precedenti, una risalente al XIII secolo, l’altra al XVIII secolo.

Tradizione e Folklore

La città di Gubbio, inoltre, offre la suggestione delle manifestazioni collegate alle sue tradizioni religiose e folkloristiche, conservate dallo spirito geniale e allo stesso tempo imprevedibile degli eugubini. Fra queste indubbiamente la più celebre è la Festa dei Ceri, che si svolge ininterrottamente da oltre otto secoli il 15 maggio di ogni anno, ma vanno ricordate anche la Processione del Cristo Morto (Venerdì Santo) e il Palio della Balestra (ultima domenica di maggio). Tra le attrazioni più famose, infine, merita un posto speciale anche l’Albero di Natale più grande del mondo (acceso dal 7 dicembre al 10 gennaio), disegnato con numerosi punti di illuminazione e diversi chilometri di cavi elettrici sulle pendici del monte Ingino.

Bello e buono da mangiare

“Ristorante elegante, molto moderno. Piatti particolari e molto gustosi. Consigliato anche per il senza glutine visto che nel menù ci sono diverse opzioni. Vista eccezionale.”

Cena con vista

“Piatti molto equilibrati, una cucina eugubina rivisitata senza però perdere di vista le materie prime del territorio. Servizio molto attento.Rapporto prezzo qualità davvero eccellente. Consigliatissimo”
Lucia Ottobre 2023
Fabio Settembre 2023
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